L’umidità di risalita capillare è uno dei fenomeni più diffusi e dannosi che interessano edifici residenziali, pubblici e storici. Si manifesta quando l'acqua presente nel terreno penetra all'interno delle murature per effetto della capillarità, ovvero la capacità di alcuni materiali porosi di assorbire e veicolare liquidi dal basso verso l’alto, analogamente a quanto accade con l'inchiostro che sale lungo la carta assorbente.
Come si manifesta l'umidità capillare
L’umidità ascendente si riconosce facilmente da alcuni segnali visibili:
Presenza di macchie di umidità lungo la parte bassa dei muri (fino a 1,5 metri di altezza)
Distacco dell’intonaco, efflorescenze saline e degradazione delle pitture
Odori di muffa e sensazione di ambiente malsano
Peggioramento delle prestazioni termiche delle pareti
Cause principali
Assenza o inefficacia della barriera chimica o fisica orizzontale alla base delle murature
Materiali da costruzione porosi (mattoni, malte di calce, tufo, ecc.)
Terreni con alta concentrazione di acqua, come nei casi di falda superficiale o drenaggi inadeguati
Questo fenomeno è particolarmente grave nei beni storici e religiosi, dove non solo compromette la salubrità dell’ambiente, ma mette a rischio il valore architettonico e artistico delle superfici, affreschi e decorazioni.
Soluzioni possibili
Esistono diverse tecniche di contrasto all’umidità di risalita. Le principali sono:
1. Barriere chimiche
Consistono nell'iniezione di resine idrofobizzanti alla base delle murature. È una tecnica invasiva e non sempre efficace nel tempo, soprattutto in muri molto spessi o irregolari.
2. Taglio meccanico
Implicano il taglio della muratura per inserire una barriera fisica impermeabile. Si tratta di una soluzione radicale, ma estremamente invasiva e spesso non adatta ad edifici storici o vincolati.
3. Dispositivi elettrofisici attivi
Questa tecnologia innovativa si basa sull’inversione del flusso delle molecole d’acqua attraverso un debole campo elettromagnetico a bassa frequenza, senza opere murarie. È sicura, non invasiva e compatibile con beni architettonici tutelati, come chiese, musei, palazzi storici e luoghi di culto.
Perché scegliere un sistema elettrofisico
Non richiede demolizioni né interventi strutturali
È efficace nel tempo e controllabile attraverso monitoraggi periodici
Ripristina l’equilibrio naturale dei muri, permettendo loro di asciugarsi progressivamente
Ideale per interventi conservativi su edifici storici
Conclusioni
L’umidità di risalita capillare non è solo un problema estetico, ma un nemico silenzioso della struttura e della salubrità degli edifici. Intervenire con sistemi tecnologici all’avanguardia, come i dispositivi elettrofisici, permette di risolvere il problema alla radice, preservando al tempo stesso l’integrità delle costruzioni, soprattutto quando si parla di patrimonio culturale.