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Superbonus 110%: quando l’efficienza energetica ha creato danni alle murature

2025-06-27 14:59

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Superbonus 110%: quando l’efficienza energetica ha creato danni alle murature

Negli ultimi anni, grazie all’incentivo del Superbonus 110%, migliaia di edifici in Italia sono stati ristrutturati con l'obiettivo di migliorarne l'e

 

Negli ultimi anni, grazie all’incentivo del Superbonus 110%, migliaia di edifici in Italia sono stati ristrutturati con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza energetica. Cappotti termici, serramenti nuovi, isolamento del tetto, sostituzione degli impianti: interventi importanti che, sulla carta, promettevano case più calde d'inverno e più fresche d'estate.

 

Tuttavia, in moltissimi casi, l’intervento energetico non è stato accompagnato da una corretta gestione del microclima interno, né da una valutazione completa delle caratteristiche dell’edificio esistente. Il risultato? Problemi gravi e diffusi di

 

muffa sulle pareti,

condensa interna,

umidità di risalita capillare.

 

Vediamo perché è successo e come si può intervenire.

 

 

 

🧱 Da case che "respiravano" a edifici "ermetici"

 

Prima del Superbonus, molti edifici — soprattutto costruzioni degli anni ‘60, ‘70 o precedenti — non erano ben isolati, ma avevano una traspirabilità naturale: spifferi, pareti non isolate, infissi vecchi permettevano un minimo di ricambio d’aria.

 

Con l’intervento del 110%, invece:

 

Si sono installati cappotti termici esterni che limitano la traspirabilità dei muri;

Si sono montati infissi ad alta tenuta che eliminano gli spifferi (e il ricambio d’aria naturale);

In molti casi, non si è installato alcun sistema di ventilazione forzata.

 

Il risultato è che l’umidità prodotta dalle normali attività quotidiane (cucinare, respirare, fare la doccia) non trova più via di fuga, e finisce per condensarsi sulle pareti fredde o nelle zone meno ventilate.

 

 

☠️ Muffa e condensa: i nemici silenziosi del comfort (e della salute)

 

Quando si crea condensa superficiale, la muffa trova un ambiente ideale per proliferare. Le zone più colpite sono:

 

gli angoli tra pareti e soffitti,

dietro i mobili,

lungo i bordi delle finestre,

e soprattutto sul lato interno delle murature isolate esternamente (dove si creano punti freddi).

 

Oltre al disagio estetico, la muffa rappresenta un rischio concreto per la salute: può provocare allergie, asma, irritazioni respiratorie, mal di testa e affaticamento cronico. Non solo: può danneggiare intonaci, pitture, e perfino strutture in legno o muratura.

 

 

💧 Umidità di risalita: un effetto collaterale (spesso ignorato)

 

Un altro problema segnalato dopo le ristrutturazioni “110%” è l’umidità di risalita capillare. Spesso succede questo:

Viene applicato un cappotto senza isolare correttamente la base delle murature;

 

L’umidità presente nel terreno trova vie di risalita nei muri, ma resta intrappolata perché non può più evaporare all’esterno;

 

Col tempo, si manifesta sotto forma di aloni, rigonfiamenti, pitture scrostate e salnitro nella parte bassa dei muri (soprattutto piano terra e seminterrati).

Un errore comune è pensare che il cappotto “risolva tutto”: in realtà, se non viene fatto uno studio igrometrico completo, può causare più danni che benefici.

 

🔧 Come intervenire (e prevenire) correttamente

 

Chi si trova oggi con questi problemi, ha solo due strade: intervenire con soluzioni mirate o lasciare che il degrado continui. Ecco le azioni più efficaci:

 

Installare un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)
È la soluzione più efficace per eliminare la condensa, ridurre l'umidità in eccesso e migliorare la qualità dell’aria indoor.
➜ Con la VMC l’aria viene costantemente rinnovata, mantenendo il giusto equilibrio termo-igrometrico senza dispersioni di calore.

 

Diagnosi dell’umidità
Un’analisi professionale con termocamera, igrometro e test murari permette di capire se si tratta di umidità di risalita, condensa o infiltrazioni.

 

Interventi murari mirati
In caso di risalita capillare, è possibile agire con barriere chimiche, intonaci deumidificanti, oppure con sistemi più avanzati (elettrosmosi, deumidificazione strutturale, ecc.).

 

Corretto isolamento alla base del cappotto
In fase di ristrutturazione, è fondamentale prevedere tagli termici orizzontali e barriere impermeabili alla base delle murature.

 

🛑 Superbonus sì, ma con intelligenza tecnica

 

Il Superbonus 110% ha rappresentato un’occasione unica per riqualificare il patrimonio edilizio italiano. Tuttavia, non si può intervenire sull’efficienza energetica ignorando la fisica dell’edificio e la qualità dell’aria interna.

Troppi lavori sono stati eseguiti in fretta, senza un’adeguata progettazione igrotermica. Ora, la parola d’ordine deve essere: correggere, proteggere e ventilare.

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